Prima conferenza

Ho percepito un clima impacciato ma curioso. Ho visto persone altamente sensibili che ancora non sapevano di esserlo. Ho osservato il modo in cui si sono presentate, quello in cui sono intervenute. Ho ascoltato silenziosamente le parole che non hanno detto. Ho percepito il rumore dei loro pensieri senza conoscerne il contenuto. Ho sentito che erano vicini, che erano uniti da un’energia semplice e diretta, impegnati a scoprire qualcosa in più di se stessi. Ogni volta che divulgo questo tipo di contenuti sull’alta sensibilità risuonano in me le emozioni di chi mi è attorno. Noto l’empatia di alcuni verso le parole non pronunciate di altri, verso l’imbarazzo o il dolore di persone estranee sino a quel momento, e mi commuovo.
Le conferenze sull’alta sensibilità sono per me un allenamento all’essere umani.

Seconda conferenza

Questa volta ho respirato un’aria di intesa e di complicità. Le persone altamente sensibili presenti hanno dato luogo ad una comunicazione verbale e non verbale fatta di armonia, commozione, autenticità e stupore. La meraviglia di scoprirsi simili ha acceso una luce nei loro occhi che è rimasta viva per tutta la durata della conferenza.
Si guardavano e condividevano pezzettini della propria storia stupiti del fatto che finalmente qualcuno riuscisse a comprenderli. Ad un certo punto hanno parlato tra di loro scambiandosi parerei e punti di vista. L’empatia era ovunque. Non sono mancati abbracci spontanei e lacrime di commozione. Ed io li ho lasciati fare, piena di rinnovato stupore ogni volta che vedo le persone spogliarsi delle proprie difese e proteggersi gli uni con gli altri.
È stato inspiegabile.

Incontro informativo sull'alta sensibilità a La Spezia

Partecipa anche tu alla prossima conferenza!